Il calamaro e la balena è un film del 2005 diretto da Noah Baumbach. Siamo a New York, metà anni ottanta. Bernard Berkman è un professore di scrittura creativa, un tempo volta autore di successo ed è sposato con Joan, anche lei scrittrice. La coppia ha due figli, Walt e Frank rispettivamente un ragazzo sui vent’anni e un ragazzino preadolescente. Nelle prime scene viene proposto il ritratto di una famiglia ordinaria con dei piccoli attriti di sottofondo. Attriti che ben presto prendono sempre più forma e spazio creando una spaccatura nella famiglia e portando alla sua disgregazione.
Bernard è un uomo circa di mezza età egocentrico, tirchio e dalla carriera ormai al tramonto mentre Joan è una donna ribelle e dalla carriera in ascesa. Entrambi i genitori sono accomunati dall’egocentrismo, dall’egoismo e dall’immaturità come genitori, tutti e due infatti non riescono a vedere l’altro, in questo caso i figli, le loro emozioni e la loro sofferenza. Inoltre appare forte sia in Bernard che in Joan la componente materialista ed infantile, ad esempio nella scena della rimozione dei libri dalla libreria di famiglia e degli oggetti che ognuno ha acquistato. (Bisogna tener conto che il libro in questa famiglia è oggetto di grande valore e prestigio). Risultano quindi palesemente inadeguati al ruolo genitoriale, pensando solo a loro stessi e ai loro bisogni, non riuscendo a sviluppare quella visione altruistica che un genitore dovrebbe avere. Bernard continua ad avere un atteggiamento svalutante verso Joan, sia dal punto di vista di madre sia da quello di scrittrice, facendo notare a lei e ai figli i suoi errori e le sue mancanze. Si reputa un intellettuale, disprezzando coloro che non lo sono e definendoli “filistei“, atteggiamento scaturito da un senso di invidia come nei confronti di Ivan, istruttore di tennis e successivamente compagno di Joan. Joan appare come una donna stanca del comportamento del marito e rancorosa, che forte del recente successo lavorativo, trova il coraggio di reagire e sceglie di allontanarsi dal marito. La donna arriva a dire frasi come “Adesso sono molto più brava di te, sono anni che non scrivi niente, sei un fallito” “Hai voluto l’affidamento congiunto per pagare di meno gli alimenti per i ragazzi“.
La notizia della separazione sembra vissuta in modo quasi distaccato da tutti, eccetto che da Frank che piange disperatamente. In verità avrà l’effetto di una bomba nella famiglia Berkman, mettendo a nudo gli aspetti peggiori di ogni membro della famiglia e generando sofferenza in più forme. Ben presto si formano due schieramenti opposti: da una parte Joan e Frank e dall’altra Bernard e Walt. I due figli reagiscono in modi molto diversi riguardo la separazione, basti pensare al bisogno di Frank di condividere l’evento con i suoi amici più stretti e il nascondere l’accaduto da parte di Walt. Anche i genitori finiscono per occuparsi unicamente del figlio “alleato”, ciò si nota nella totale assenza di rimproveri di Bernard a Frank per il suo eloquio volgare e nella delega di Joan a Bernard per il plagio nella canzone di Walt.
Walt è un ragazzo molto attaccato al padre, che vede in lui un modello e sviluppa quasi un’idolatria nei suoi confronti. Bernard costituisce l’uomo che si vuole diventare, lo scrittore di grande fama le cui parole diventano verità assoluta. Le scelte letterarie e addirittura di partner vengono legittimate o invalidate in base alle parole di Bernard, si guardi ad esempio al rapporto con Sophie e alla Metamorfosi di Kafka. Walt vede nella madre la colpevole della rottura del matrimonio e della famiglia, la causa di tutte le sofferenze e per quasi tutto il film manterrà verso di lei un atteggiamento ostile e scontroso. Frank è un bambino molto sofferente e pieno di rabbia che si attacca alla madre, giustificando le sue azioni e attuando durante la vicenda comportamenti altamente disfunzionali e dannosi. Manifesta il suo malessere in molto molto disorganizzato e dimostrativo, ad esempio consumando alcol prima in modo privato e poi pubblico, utilizzando un eloquio altamente volgare ed aggressivo e usando il suo sperma in modo strumentale per danneggiare le proprietà della scuola. Cerca insomma in modo grottesco di compensare la distanza con il mondo degli adulti, che apparentemente riescono a gestire la separazione. Frank non riconosce in Bernard una figura paterna, figura che ricercherà in Ivan non riuscendoci tuttavia. Tra i due fratelli ricorre molte volte il meccanismo di giustificazione e svalutazione dei genitori, dove Frank cerca di dare valore alla madre e Walt la minimizza in favore del padre, che al contrario valorizza in modo eccessivo. Questo meccanismo, accentuato dall’evento della separazione, porterà ad un aperto conflitto, verbale e fisico, tra i due. Il conflitto della coppia genitoriale genera anche un conflitto fraterno arrivando a essere familiare. Molto forte è la scena in cui Walt affronta direttamente la madre e le confessa di essere a conoscenza del suo tradimento. Joan tuttavia non sembra per nulla pentita e non riesce a vedere che cosa ha generato questo evento nel cuore del figlio. Anzi, di risposta alla rabbia di Walt reagisce con grande immaturità ed egoismo non fornendo spiegazioni del suo tradimento: “Visto che Walt non lo vuole, non racconterò niente” e arrivando ad attaccare il figlio dicendogli “Sembri tuo padre” e “Stai facendo lo stronzo Walt!“. Joan quindi chiude la discussione fallendo completamente nel trattamento di un momento così delicato.
Da entrambe le figure genitoriali vi è un altro comportamento fuori luogo ed inappropriato, ossia l’elenco e il vanto delle relazioni amorose o contatti di diversa natura. Più volte Bernard racconta a Walt di questa o quella occasione in cui sarebbe potuto andare con un’altra donna e del suoi precedenti matrimoni. Possibili tradimenti che però non si sono mai concretizzati per rispetto di Joan. Bernard appare pieno di rimpianti ma anche molto strumentale, volendo far passare ai figli il messaggio di non aver mai tradito a differenza della moglie. Anche Joan racconta di altre relazioni amorose, scendendo in particolari sessuali che suscitano notevole imbarazzo e disgusto nei figli.
Walt inizia cambiare modo di pensare dopo il percorso con lo psicologo, grazie al ricordo d’infanzia inizia a sciogliersi l’idolatria verso il padre e l’ostilità verso la madre. Il malessere del padre con il conseguente ricovero in ospedale funge da riassetto a livello familiare: permette un momentaneo riavvicinamento della coppia, la fine dell’atteggiamento evitante di Frank verso il padre e l’atteggiamento sopravvalutante di Walt. Nella scena dell’ospedale Bernard non riesce a vedere il reale bisogno del figlio e reagisce al suo pianto proponendogli soluzioni materiali ed infantili, non riuscendo a capire quale sia il vero problema e fallendo anche lui come figura paterna.
Il titolo “Il calamaro e la balena” può significare la difficoltà generazionale e familiare che è presente nel rapporto genitori figli. La balena rappresenta il genitore, l’essere più grande e più forte capace di fagocitare l’essere più piccolo, ossia il figlio rappresentato dal calamaro. La scena finale nel museo vede Walt che si sofferma davanti al calamaro e alla balena. Capace, metaforicamente, di stare davanti e affrontare le difficoltà della sua famiglia, essendo riuscito a prendere le distanze da quella visione idolatrica verso il padre e riuscendo a considerare la madre come una figura amorevole. Anche nella locandina del film possiamo vedere gli schieramenti effettivi nella vicenda: a destra, seppur distanziati tra loro, i genitori e a sinistra molto vicini i due figli, ognuno vicino al genitore che predilige.